lunedì 10 marzo 2014

Discovering UK: an outing to Cotswolds



The Cotswolds were something we missed last summer (btw, you can read about our August trip here, here and here). Not enough time to go everywhere we would have liked to. Therefore we saved them for a weekend outing which is what we did last week. 
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I Cotswolds ce li siamo un po' persi l'estate scorsa (a proposito, potete leggere delle nostre ferie d'Agosto e dei posti che abbiamo visitato qui, qui e qui). Il tempo non è mai abbastanza, quindi vedere tutto quello che avremmo voluto non era possibile. Così, li abbiamo rimandati e finalmente, due weekend fa, ci siamo andati.

D'you know the typical English landscape? Country roads winding through rolling hills, descending steep slopes or twisting around like a snail, bushes, naked trees, dry stone walls and fences on both sides, outlining acid green fields where every now and then flocks of sheep appear, along with lonely black crows. And, every few miles, a traditional old cottage which some guy, a barbour coat and gumboots, come out followed by a dog. Can you picture that in mind? Well, that's the Cotswolds. But if you add a few olive trees and vineyards you'd believe being in Tuscany or Liguria and now I can understand why Britons love so much Tuscany over all other Italian regions. 
The Cotswolds are a range of hills in southwestern and west-central England and form a kind of triangle between Oxford, Stratford-upon-Avon and Bath, with a lot of small and tiny villages popping up hither and thither with their old stoney buildings and timber framed houses. We only visited a few, there would be a lot more, but we've fallen in love with what we've seen.
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Avete presente il tipico paesaggio inglese? Strade di campagna serpeggianti attraverso sinuose colline, che scendono dritte in ripide pendenze e poi risalgono attorcigliandosi come il guscio di una lumaca, fiancheggiate da cespugli, alberi ancora nudi, muretti a secco e steccati che disegnano campi verde acido, punteggiati qua e là da greggi di pecore e qualche nero corvo solitario. Vecchi cottage con i tetti in paglia e ardesia spuntano ogni tanto, ne escono a volte tizi equipaggiati da barbour e stivali di gomma, segugio al guinzaglio, a passeggio a bordo strada. Insomma, avete presente? Ecco, questi sono i Cotswolds. Ma se aggiungete qualche olivo e vigneto potreste pensare quasi di essere in Toscana, o in Liguria. Che si capisce meglio perché gli Inglesi, tra tutte le regioni italiane, sembrano sempre così fissati con la Toscana. 
I Cotswolds sono un gruppo di colline nella parte centro-sudoccidentale dell'Inghilterra - inscritte, grossomodo, in una specie di triangolo tra Oxford, Stratford-upon-Avon e Bath - dove spuntano qua e là piccoli e minuscoli villaggi di case tudor e vecchi edifici in pietra. Non abbiamo potuto vederli tutti, sono moltissimi, ma di quelli in cui ci siamo fermati ci siamo letteralmente innamorati. 




This was a rich wool trading centre in the Middle Age, so don't be surprised if you meet lots of Sheep roads, streets or alleys. The location is really fascinating, neat and tidy, a little gem preserving an old 17th century market hall, medieval buildings and the typical ancient English church and graveyard.
There's something magic about British churches, I think, despite their simplicity. You feel in there like at home, in some way, with those needlepointed cushions, all different from one another, an fresh flowers and candles. I mean, in Saint James Church we met a guy, all dressed in cycling gear, who took a song book, sat at the piano, asked us if we minded and started playing.
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Nel Medioevo era un ricco centro di commercio della lana, ergo non stupitevi se vi trovate a percorrere tutta una serie di strade e vie dedicate alle pecore come Sheep street e affini. Il paesino è davvero affascinante, lindo e pinto, una bomboniera che conserva ancora una seicentesca loggia dei mercanti, vari edifici medievali e la tipica chiesa inglese con il cimitero tutto attorno.
C'è qualcosa di magico, secondo me, nelle chiese inglesi, a dispetto della loro semplicità, ed è quell'atmosfera di casa che in qualche modo si percepisce entrandoci e vedendo quei cuscini ricamati a mano che qui usano come inginocchiatoi, tutti diversi, sentendo il profumo dei fiori freschi e della cera delle candele. Addirittura, lì in Saint James abbiamo incontrato questo tizio, un ciclista, che preso uno dei libri di canti si è seduto al piano e si è messo a suonare, non prima di averci educatamente chiesto se la cosa ci infastidisse.













Shakespeare's home town is almost entirely dedicated to the Bard. Even his granddaughter's husband house has become a museum. We didn't go there, though, as since it was a really nice, sunny day we chose to wander in the open air. It was worth it, by the way. It's a nice, peaceful walk from the marina to the Holy Trinity Church, where Shakespeare's grave is, all along the Avon, observing ducks and seagulls playing around, disturbed by rowers going back and forth in a long training session.
But I simply loved the city centre and its pedestrian area, by the way, with all those black and white Tudor houses sticking out, crooked, hosting shops and pubs and public offices.
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La città natale di Shakespeare è, ça va sans dire, quasi interamente dedicata al Bardo. Pure la casa del marito di sua nipote è diventata un museo. Nel quale tuttavia non siamo entrati. La giornata di sole era troppo bella e invitante, così abbiamo preferito vagare all'aria aperta. E ne valeva la pena. Abbiamo passeggiato, tra la darsena e la Holy Trinity Church, la chiesa che ospita le spoglie di Shakespeare, osservando anatre e gabbiani giocare, disturbati da una coppia di canottieri in allenamento, avanti e indietro lungo l'Avon.
E io ho letteralmente adorato il centro storico e l'area pedonale, disegnata da tutte quelle case Tudor bianche e nere, tutte storte, che ospitano negozi e pub e uffici pubblici.








In 17th and 18th century, Broadway was an important wool manifacture and trading village. Today it is a fashionable vintage and arts & crafts centre, with shops aligned in those gold houses along High Street. Unfortunately, we arrived there late in the afternoon, so we only walked in the main street, enjoying the last sunrays before going back to our hotel in Blockley. 
This is a little village a few miles north from Moreton-in-Marsh, set on top of a hill, a little church and a few stone houses with wooden logs piled opposite their front doors, lights and warmth beyond the bow windows, breaking the dump and dusk outside, our footsteps and voices the only sounds in the silent streets.
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Nel Sei e Settecento, Broadway era un altro importante centro di manifattura e commercio della lana. Oggi è un borgo trendy pieno di negozietti vintage e di artigianato, ricavati all'interno degli edifici in pietra dorata allineati lungo High Street. Sfortunatamente, arrivando il pomeriggio tardi, abbiamo avuto il tempo sufficiente per una breve passeggiata lungo la strada principale a goderci gli ultimi raggi di sole prima di ritornare in albergo, a Blockley.
Questo è un borgo a pochi chilometri da Moreton-in-Marsh, incastonato in cima a una collina, una chiesetta con il solito cimitero e poche case in pietra con cataste di legna di fronte alla porta d'ingresso e luci e calore che si fermano dietro le bow window dei salotti, rompendo umidità e crepuscolo, i nostri passi e le nostre voci che eccheggiano nella strada deserta.






This old, tiny farming village is about 50 miles south from Blockley and my tourist guide don't even mention it. But I had read about it in this post and... well, I had to go there. The main attraction is of course the medieval abbey, a National Trust site used as a location for a few Harry Potter's movie. It was founded by Lady Ela the Countess of Salisbury in 1229, then, following mid-16th century dissolution of the monasteries, it was converted into a house which eventually passed to William Henry Fox Talbot, the father of photography. Which is why the abbey houses a small photography museum as well.
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Questo vecchio, minuscolo villaggio agricolo è a circa 80 chilometri a sud di Blockley e la mia Routard nemmeno lo menzionava. Ma ne avevo letto qui e... be', ci dovevo andare. Il principale luogo di interesse è l'antica abbazia medievale, un sito gestito dal National Trust (che è un po' l'equivalente del nostro FAI) che è anche stato usato come location per alcuni film di Harry Potter. Fondata nel 1229 dalla Contessa di Salisbury, tale Lady Ela, a metà Cinquecento, quando in Inghilterra vennero aboliti i monasteri, l'abbazia venne trasformata in abitazione signorile, finendo poi nelle mani di William Henry Fox Talbot, il padre della fotografia. Che è poi la ragione per cui l'abbazia ospita anche un piccolo museo della fotografia.














Travelling tips
Accommodation: we stayed at The Crown Hotel & Inn in Blockley and we loved it. We were in this huge room with wooden truss, tidy and clean and we met a very nice staff. We felt really spoilt by the full English breakfast in the morning and we liked the typical British food we had for dinner. Besides, the hotel has a parking and it is in a good spot for visiting Cotswolds locations.

Eating: I suggest both pubs we had lunch in. The Golden Bee in Stratford is maybe a bit touristic but it's not expensive and we had tasty jacket potatoes. In Lacock we had lunch at The Red Lion, which is the first pub you bump entering the village. Amazing! For the location and for the food. The nice thing was we were surrounded by lots of British families having their Sunday Roast, which we had, too. And it was delicious. Traditional English food has really got something to it!
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Suggerimenti di viaggio
Dormire: noi abbiamo pernottato al The Crown Hotel & Inn a Blockley e davvero mi sento di consigliarlo. Abbiamo dormito in una stanza enorme, pulita, con le travi a vista, e abbiamo incontrato personale davvero gentile. Siamo stati viziati da un abbondante colazione all'inglese e anche la cena - il ristorante serve cucina locale - meritava. Plus: il parcheggio interno e la posizione, perfetta per visitare i Cotswolds.

Mangiare: entrambi i pub dove abbiamo pranzato meritano. The Golden Bee a Stratford è forse un po' turistico, ma non è costoso e le jacket potatoes che abbiamo mangiato erano davvero buone. A Lacock, invece, ci siamo infilati al Red Lion, che è il primo pub che si incontra entrando nel villaggio. Fantastico il luogo e ottimo il cibo! Tra l'altro è stato interessante pranzare circondati da tutte queste famiglie inglesi riunite per il pranzo della domenica, cosa abbastanza tipica da queste parti. Lasciatemelo dire, la cucina tradizionale inglese ha il suo perché, fidatevi!




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