lunedì 30 giugno 2014

Oxford, where spires dream



Old and young, quiet and lively, undoubtedly English and definitely international. Tourism and everyday life. Academics and workers. Whether you go to Oxford for a couple of hours or for a few days, you get this feeling of palpable opposites merging together. That's quite unavoidable. And that's for sure its charm.
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Vecchia e giovane, quieta e vivace, indubbiamente inglese e decisamente internazionale. E ancora, turismo e vita di tutti i giorni. Accademici e operai. Che andiate a Oxford per un paio d'ore o un paio di giorni, non potete evitare questa sensazione di opposti che si mescolano insieme. Che poi è il segreto del suo fascino.

lunedì 23 giugno 2014

Book review: Il Comandante Colleoni. Tracce sotto la neve



«Appoggiato allo stipite della porta c'è un tizio tutto infangato che lo sta guardando. Ha la cravatta avvitata che sembra un cappio, la giacca strappata e i pantaloni chiazzati di una strana creta marrone puzzolente. Afflosciati.
Lo sguardo attonito di Pariello scivola giù. L'uomo davanti a lui indossa una scarpa nera di bel taglio mentre l'altro piede è avvolto da una calza informe. Rialza gli occhi incredulo. Il tizio ha i capelli sparati per aria. Con la mano color d'argilla, irrigidita dal fango rappreso, cerca di ricomporseli.
"Buonasera", dice, "sono Bartolomeo Colleoni, il nuovo comandante... Che c'è, non le piace la mia cravatta?"»

lunedì 16 giugno 2014

Craving for zucchini flowers



If there's one thing I really miss from Italy, speaking of food, is the variety of fruit and vegetables we have, even in supermarkets. And this time of the year I crave for zucchini flowers, unfortunately completely absent from local supermarket shelves. In the hope I will found them somewhere - after all, if they grow zucchini, there must be flowers at some point - I leave you a yummy, summery and veggie recipe I tried last year while I still was in Milan and could have all the zucchini flowers I wanted. Few ingredients, quick and easy. For dummies, really.
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Se c'è una cosa che davvero mi manca dell'Italia, parlando di cibo, è la varietà di frutta e verdura che abbiamo, anche nei supermercati (ah, come vorrei avere qui l'Esselunga di via Feltre!). E in questo periodo dell'anno avrei tanta tanta voglia di fiori di zucca che, naturalmente, sono completamente assenti sugli scaffali dei supermercati locali. Nella speranza di trovarli da qualche parte - dopotutto, se coltivano le zucchine, avranno anche i fiori a un certo punto - vi lascio con una ricettina golosa, estiva e vegetariana che ho provato l'anno scorso, quando ancora stavo a Milano e potevo avere tutti i fiori di zucca che volevo. Pochi ingredienti, facile e veloce, a prova di negati della cucina.

lunedì 9 giugno 2014

Film review: Maleficent



What if fairy tales as we know them were not exactly true? What if things had gone otherwise than we were told? What if fairy tales vilains had their reasons, too? Can't speak for Snow White evil queen or Cinderella's stepmother, they still appear to me the bad ones, but for sure Maleficent has been provoked.
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E se le fiabe, così come le conosciamo, non fossero proprio vere? E se le cose fossero andate diversamente da come ci hanno raccontato? E se i cattivi delle fiabe avessero avuto le loro ragioni? Non posso parlare per la regina cattiva di Biancaneve o per la matrigna di Cenerentola, che continuo a ritenere piuttosto stronzette, ma certamente Malefica è stata provocata.

lunedì 2 giugno 2014

The lives of others



Sorting donations at the charity shop is sometimes a long journey through others' lives, especially when you need to sort many boxes from the same donor. Because you can find an entire world in there. It's like being a detective investigating hints and evidences: the titles and recurring subjects, the things used as bookmarks, greeting cards and old letters hidden between pages.
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Quel che mi piace nel smistare le donazioni al charity shop è che a volte è come fare un viaggio nelle vite degli altri. Soprattutto quando la donazione in questione consta di almeno quattro o cinque scatole. Perché aprendo quelle scatole è davvero come aprire una finestra su un intero altro mondo. È come essere un detective che raccoglie prove e indizi: i titoli, gli argomenti ricorrenti, le cose usate come segnalibro, biglietti d'auguri e vecchie lettere nascoste tra le pagine.