lunedì 30 dicembre 2013

Back

Just back from my Italian Christmas holidays... I've been thinking about a new post to write all week and then... haven't written it yet. I will in the next few days, I'm sorry, I've been lazy! :-)
Please, stay tuned!
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Appena tornata dalle mie vacanze natalizie italiane... Tutta settimana sono stata a pensare al nuovo post da scrivere e alla fine... non l'ho ancora scritto. Lo farò nei prossimi giorni, chiedo perdono, sono stata un po' pigra! :-)
Mi raccomando, rimanete sintonizzati!

lunedì 23 dicembre 2013

Happy XMas



As I will be spending Christmas offline, with my family and friends, I leave here just a few lines to wish you all Merry Christmas! See you next Monday
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Poiché il Natale lo passerò offline, con familiari e amici, vi lascio queste poche righe per augurare a tutti voi che passate di qui Buon Natale! A lunedì prossimo

lunedì 16 dicembre 2013

Have you ever been in Camden Town?



First impression you have when you get in Camden Town is you've been suddenly teleported in a kind of freak world where everything's possible. Where else can you find giant shoes or planes hanging on front of buildings?
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La prima impressione che si ha arrivando a Camden Town è di essere stati improvvisamente catapultati in una specie di universo freak dove qualunque cosa è possibile. Dove altro puoi trovare, altrimenti, scarpe giganti e aeroplani appesi sulle facciate degli edifici?



lunedì 9 dicembre 2013

Reading shooting

This week I've been a bit busy doing other things, and a bit lazy too. But I didn't want to skip a Monday. So, instead of a long written post, here's a photopost. 
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Sono stata in altre faccende affaccendata, questa settimana, e anche un pelo pigra. Ma non volevo assolutamente saltare un lunedì. Così, questa volta lascio parlare le immagini.


lunedì 2 dicembre 2013

Postcards from London

And finally I got back there. Took my train early in the morning and got back home late at night, enjoying a whole day wandering London. A Christmas-dressed London. That's beautiful. Magic. 
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E alla fine ci sono tornata. Ho preso il treno presto la mattina e sono tornata tardi la sera, godendomi un'intera giornata a girovagare per Londra. Una Londra ormai natalizia. Bellissima. Magica.



lunedì 25 novembre 2013

There's always a crazy guy you can bump into

When I was a student I used to go to the local public library. There, I met MyFairEngineer, a lot of friends and a bunch of weirdos. The king of them was Gerry, a guy who had lost his mind in the Seventies by abusing LSD or some other kind of dope and since then had been hanging around alone, talking to an invisible friend about mostly everything, from politics to football. Milan supporter, he used to go to the library to read La Gazzetta dello Sport, to eat bread and mortadella some grocery used to give him and to talk, standing between detective novel and biology section. 
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Quando ero all'Università, andavo a studiare nella biblioteca comunale di quartiere. Là ho conosciuto l'Ingegnere, un sacco di amici e ho incontrato anche un bel po' di squinternati. Il più famoso di tutti, e amato da tutti gli studenti della biblioteca, era Gerry. Andato completamente via di testa a causa degli acidi negli anni Settanta, Gerry normalmente gironzolava per il quartiere da solo, dialogando con un amico invisibile al quale parlava di tutto, dalla politica al calcio. Tifoso del Milan, veniva in biblioteca per leggere La Gazzetta dello Sport, mangiarsi pane, mortazza e birra regalata da qualche negoziante della zona e parlare, in piedi tra lo scaffale dei gialli e quello dei libri di biologia.

lunedì 18 novembre 2013

Discovering UK: a day in Brecon Beacon

The last August, MyFairEngineer and I spent two weeks travelling around in the Southern UK. Routard and camera in my bag, a rented car and a UK map, we decided where to go to on the spur of the moment, improvising according to the weather, the book guide, the map and our inspiration. That's how we got into Breacon Beacon.
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Ad agosto, con l'Ingegnere abbiamo passato due settimane in giro, a perlustrare il Sud del Regno Unito. Routard e macchina fotografica in borsa, un'auto a noleggio e una mappa stradale, decidevamo dove andare praticamente sul momento, improvvisando in base al meteo, ai consigli della guida, alla mappa e alla nostra ispirazione. È così che siamo finiti nel Breacon Beacon National Park.


lunedì 11 novembre 2013

Autumn in London


Autumn's arrived, it's on the news. Chilly, windy, stormy sometimes. Saint Jude hit Britain a couple of weeks ago. Then Halloween and last week, on the 5th of November, the Bonfire Night. Which meant a whole week of fireworks (nice, at first, annoying after a while).

giovedì 7 novembre 2013

Vendemmia 2013: si preannunciano vini di grande qualità

Just to let you know, here's another article I wrote for WeekNewsLife! I'm sorry English-readers, again it's in Italian only.

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Ecco un altro mio articolo apparso martedì su WeekNewsLife!

Il 2013 è l’anno del buon vino, parola di Coldiretti. A vendemmia ormai conclusa, infatti, l’associazione nazionale dei coltivatori diretti pubblica un primo bilancio sulla campagna 2013 regalando buone notizie. La prima è che la qualità attesa per i vini di questa annata è decisamente alta e in alcune zone sfiora l’eccezionalità, per esempio laddove si producono i grandi rossi come Barolo, Chianti e Brunello di Montalcino, o in Alto Adige, terra di vini bianchi freschi e aromatici.

lunedì 4 novembre 2013

La vita davanti a sé

"Per prima cosa vi posso dire che abitavamo al sesto piano senza ascensore e che per Madame Rosa, con tutti quei chili che si portava addosso e con due gambe sole, questa era una vera e propria ragione di vita quotidiana, con tutte le preoccupazioni e gli affanni. Ce lo ricordava ogni volta che non si lamentava per qualcos'altro, perché era anche ebrea. Neanche la sua salute era un granché e vi posso dire fin d'ora che una donna come lei avrebbe meritato un ascensore."*



venerdì 1 novembre 2013

Il mio grasso grosso novembre maremmano

Just to let you know, here's an article I wrote for WeekNewsLife! I'm sorry English-readers, it's in Italian only.

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Giusto per rendervi partecipi, ecco un mio articolo apparso oggi su WeekNewsLife!

Liberate il vostro carnet di impegni novembrino e segnatevi questi appuntamenti: domenica 3 novembre degustazione di vino etrusco e castagne, sabato 16 sarete a cena col Vasari, venerdì 22 incontrerete Cristina Comencini e sabato 23 parteciperete a un laboratorio sui piatti poveri della tradizione. Dove? A Massa Marittima, naturalmente!

lunedì 28 ottobre 2013

Why don't you get a job?

This post has a soundtrack. Just click here.

Questo post ha una colonna sonora, la potete ascoltare qui.

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Last June, when MyFairEngineer and I decided it was time for me to join him here, I had to resign from my job and I was a little sad, as after seven years my colleagues were a kind of a family, and also a bit scared. I had no job offer waiting for me here, my CV wasn't up-to-date, not to mention written in English, and I hadn't had any job interview since I was hired at the publishing house I used to work for. So, I stopped working as a journalist in July to start my new job: getting one in the UK.

lunedì 21 ottobre 2013

Steps

When MyFairEngineer first came here last March, he had a job and that was all. No home, no GP, no NINo, no UK bank account, not a clue of what he was going to do. As he was asked to start the new job as soon as possible, he left Milan on a rainy Sunday afternoon with only one suitcase, in order to start working the very next day. Result: his first week was quite messy, living in an Air B&B, looking for a decent flatsharing, trying to get used to this brand new situation.


lunedì 14 ottobre 2013

What's new...

I haven't written for a long time, have I? Yeah, I know, it's been too much but the thing is that I was busy organizing... what? Well, I'll give you a hint.
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È da parecchio che non scrivo più. Sì, sì, lo so, è da troppo, ma è che avevo cose molto importanti da fare. Volete un aiutino?



martedì 11 giugno 2013

Un musical "anarchico" in omaggio a De André



È il 1975 e da poco è stata emanata la legge Reale che attribuisce alla polizia il potere di utilizzare le armi da fuoco per mantenere l’ordine pubblico e istituisce arresto e carcere preventivo per chiunque sia sospettato di disordini, anche in assenza di flagranza di reato. In una Genova agitata dalle lotte sociali e dagli scontri di piazza, un gruppo di ragazzi si sta dando da fare per aprire un locale, La cattiva strada, che possa diventare un punto di riferimento, di socialità e di accoglienza del quartiere e, perché no, della città. Ma arrivare all’inaugurazione non sarà facile. Il nuovo questore, “un vero stronzo” che arriva da Milano, ha già fatto sapere che non darà l’autorizzazione all’apertura di un inaccettabile ritrovo di indesiderabili come coloro che lo vogliono gestire, persone un po’ ai margini a causa di idee politiche, esperienze di vita, povertà o semplici stranezze.

martedì 4 giugno 2013

#coderdojomi @ #wirednextfest



“Buongiorno! È qui che posso iscrivere mio figlio al corso di programmazione per bambini?”
“Ehm... veramente... le iscrizioni sono chiuse... dovevano essere fatte nei giorni scorsi”
“No, non me lo dica. Arrivo da Modena, ci siamo svegliati alle sei stamattina per essere qui in tempo e partecipare... Abbiamo anche portato il pc!”
“Veramente... e va bene, venite, un posto ve lo troviamo”

Il dialogo è immaginato, la situazione reale. Al quinto incontro del Coder Dojo Milano di sabato 1° giugno c’era anche chi arrivava da lontano, chi non sapeva della preiscrizione e dei posti limitati, chi ha fatto il sacrificio di alzarsi all’alba di sabato mattina per accompagnare il proprio figlio a “scuola di programmazione”. Il risultato è che l’Auditorium del Museo di Storia Naturale di via Palestro, che per l’occasione è stato messo a disposizione del gruppo nell’ambito del Wired Next Fest, straripava di bambini e genitori. E naturalmente di mentor, vale a dire gli “insegnanti” di questa particolarissima scuola di computer.

giovedì 9 maggio 2013

La dolce estate era già cominciata, vicino a lui sorrideva



Ciao Raffaella,

ti ricordi di me? Sono l’amica di S, frequentavamo la stessa biblioteca e abbiamo condiviso tavoli di studio, caffè al bar e alla macchinetta, una volta anche una pizzata prenatalizia. Rammenti? Sono quella che, quando S ti disse “Ma non trovi che l’Ale assomigli un po’ a Joey?”, tu le rispondesti “Ma chi? Joey di Friends?”, scandalizzata e un po’ incredula che potesse trovare una somiglianza con un uomo (e invece S intendeva la Joey di Dawson’s Creek). Quanto ne abbiamo riso, di quella tua uscita. In quel momento e anche anni dopo.
E come ci divertivamo quando arrivavi in biblioteca in bicicletta, dopo aver passato la mattina a dare ripetizioni alla figlia della bibliotecaria, e ci raccontavi di questa ragazzina imbranata e apparentemente senza speranza.
Non abbiamo mai fatto davvero amicizia, né ci siamo mai frequentate al di fuori della comune amicizia con S. Ma c’è sempre stata cordialità. E quando un po’ di mesi fa ci siamo incontrate in quel locale, ci siamo fermate a chiacchierare. Con simpatia. E tu eri sorridente come sempre.
Sai, Raffaella, che hai giocato proprio un brutto scherzo? Hai lasciato tutti senza fiato. Adesso la tua bacheca di Facebook è piena di messaggi delle persone che ti conoscevano e che ti volevano bene. E tu sei lì, che sorridi sorniona dalla foto del tuo profilo e da tutte le altre. E non sembra vero quello che ci è stato raccontato. L’incidente, il palo, il coma, in una giornata di quasi estate in questa primavera strana che non vuole decollare.
Il pirata che ti ha investito non sappiamo se l’hanno preso. Lo sai, i giornali sono così. Addentano la notizia di cronaca, la spolpano e poi la lasciano andare. Ma del resto cosa cambia. Che lo prendano o no, da quel posto in cui sei andata non tornerai comunque indietro. Spero che sia un bel posto.

Alessandra

martedì 30 aprile 2013

Aggiornamenti in ordine sparso



È praticamente un mese che non scrivo e non ho scusanti. Anche solo un saluto sarebbe stato doveroso. Il fatto è che da febbraio sono finita in una specie di centrifuga che è tuttora in funzione, cambiamenti in atto, evoluzioni... più che poco tempo, poca testa per stare dietro al blog e me ne dispiace. Corro ai ripari, con un aggiornamento sugli eventi di quest'ultimo mese.

1. Una delle cose che mi ha tenuto decisamente impegnata ultimamente, e che ancora per qualche settimana assorbirà gran parte del mio tempo e dei miei neuroni, è la preparazione dell’esame di patente nautica, questa mezza follia che l’Ing e io abbiamo intrapreso, e che mi ha riportato ai tempi dell’università in cui studiavo nei tragitti in metropolitana, la sera, sabato e domeniche comprese. Con l’unica differenza che quelli sono gli unici momenti in cui ora posso studiare :-/
Momenti tragicomici, presto su questi schermi!

2. Tra esame, impegni di lavoro e nuovo spettacolo in avvicinamento (ve l’avevo raccontato della mia grande vocazione perduta?) il mio personale ansiometro sta sfiorando i livelli di allarme e forse è la causa di recenti episodi d’insonnia. Nonché dell’acuirsi di certi comportamenti paranoici per i quali avevo già fatto coming out l’anno scorso. Lo so, sono da curare!

3. Ho finito di rileggere (stavolta in lingua originale) la saga di Harry Potter e di nuovo sono stata colpita da sindrome di abbandono. Presto un (probabilmente lungo) post sull’argomento. 

4. Ho passato i giorni di Pasqua nella perfida (ma più che altro gelida!) Albione e continuo a rimanere a bocca aperta di fronte alla bellezza che riescono a far emergere gli Inglesi anche dalle cose più semplici. Una dote che in Italia coltivano ancora troppe poche persone (anche se fortunatamente qualcuno c’è).

5. Ho finalmente abbattuto un po’ dei limiti che scioccamente imponevo a me stessa per fifa e scarsa fiducia e ho fatto il mio primo weekend fuori porta da sola per un corso di vela a supporto del famigerato esame di patente nautico (l’Ing era via per lavoro). A parte la bottadeculo del bel tempo che ha permesso l’uso delle mezze maniche, è stato veramente liberatorio mollare la me stessa ansiosa a casa per due giorni!

6. Il 20 aprile scorso c’è stato il terzo incontro del CoderDojo Milano ed è stata la consacrazione di un successo. Stavolta i bambini erano 44 (sì, sì, proprio come i gatti) e quindi l’evento è stato trasferito in una sede più grande, una sala gentilmente offerta da Talent Garden, incubatrice di startup e spazio di coworking con sette sedi in Italia. Quella di Milano si trova all’interno di una vecchia struttura ai piedi della ferrovia, completamente ristrutturata e arredata e decorata, almeno per la parte che ho visto io, con elementi assolutamente eco-sostenibili realizzati con carta e cartone. Un ambiente veramente stimolante, così come lo è quello di StartMiUp che ha ospitato i primi due incontri, e la mattinata ha confermato una volta di più come questa esperienza sia formativa. E non solo per i bambini.

Lasciando perdere i buoni propositi del “scriverò di più” e “fotograferò di più”, vi saluto con qualcuna delle foto scattate questo mese e spero di tornare presto!






mercoledì 3 aprile 2013

Incredibilmente... un anno di blog

Ieri era il compleanno del blog! Mi ero ripromessa di fare un bel post di retrospettiva, lasciarmi andare ai ricordi, fare un po’ di statistiche, eccetera, eccetera, eccetera.

giovedì 28 marzo 2013

Montalbano addicted



Non mi posso definire una “camilleriana” della prima ora, direi di no. Il modo in cui scelgo le mie letture è sempre un po’ casuale, non segue criteri precisi (prima o poi farò un post sull’argomento) e così, spesso, arrivo “dopo”, quando la novità non è più novità ed è già stata superata nella classifica dei best seller. Così, prima che cominciassi a leggerne i romanzi, il commissario Montalbano aveva al suo attivo già sette o otto indagini.
Poi è successo che, nell’ordine: un amico, con cui spesso ci si confrontava su musica e letture, perorasse fortemente la causa; in un’intervista a chiusura di un vecchio Salone del Libro, Daniel Pennac (tra i miei scrittori preferiti) parlasse di Andrea Camilleri come di uno degli autori più interessanti incontrati a Torino; casualmente scoprissi di avere i primi due romanzi della serie in casa.

mercoledì 20 marzo 2013

Scoprendo Murakami... 1Q84



Sono una totale neofita per quanto riguarda la letteratura giapponese e, in generale, la letteratura orientale. Non ho mai letto nulla di Banana Yoshimoto, tanto per citare un’autrice ben nota e tanto tanto venduta in Italia. Quindi probabilmente è quello il motivo della curiosa sensazione straniante che ho provato leggendo 1Q84. O magari non c’entra nulla, magari è la scrittura di Haruki Murakami che è così particolare, concreta e al tempo stesso onirica, minuziosamente descrittiva, introspettiva. 

martedì 5 marzo 2013

Stancamente bene



È quello che ultimamente rispondo a chi mi chiede come sto. Bene, ma. Sono giorni intensi e di cambiamenti importanti che stanno prendendo forma. Detto diversamente, sono un po’ stanca e un po’ chiusa in me stessa per scrivere, quindi è probabile che non aggiornerò molto spesso. Passerà, sicuramente e spero vivamente di ricominciare a scrivere con più frequenza.

Da lettrice sempre affamata, comunque, non ho smesso di leggere, anzi! Prometto, quindi, che arriveranno presto due nuove recensioni: 1Q84 di Murakami Haruki e la mia grande passione, il commissario Montalbano. Insomma, stay tuned, tornerò presto!

venerdì 22 febbraio 2013

Non vorrei turarmi il naso

Aprendo il blog non pensavo di scrivere di politica. Non è il mio mestiere, non mi ritengo sufficientemente preparata sui temi economici, ché ormai a questo si riducono le discussioni politiche contemporanee, e dopotutto preferivo affrontare altri temi più di “intrattenimento”. Del resto mi sono laureata in Lettere, la mia tesi era su un’opera di fantasia, scrivo per un giornale che si occupa di enogastronomia e il mio sogno sarebbe fare l’editor in una casa editrice che pubblichi narrativa. Il che la dice lunga su quanto io preferisca vivere rifugiata nelle mie nuvole.


Solo che. Solo che, comunque, nella realtà ci vivo, volente o nolente. Solo che domenica si aprono i seggi. Solo che domenica si suppone io mi alzi, mi vesta e vada a far timbrare la mia bella tessera elettorale per mettere una croce su un qualche simbolo. Solo che si suppone che io, per domenica, abbia deciso chi favorire esercitando il mio diritto di voto.
Ecco. Il punto è che io eleggerei volentieri il parlamento svedese o quello norvegese. Anche quello danese non mi dispiacerebbe. Peccato che non siano candidati da noi. Analizziamo quindi le opzioni. Del resto abbiamo una vasta scelta. O no?



martedì 19 febbraio 2013

Un gatto arancione e dieci bambini


Oliver è il più piccolo. Ha guance rotonde, paffute, piccole mani che volano leggere su mouse pad e tastiera come quelle di un pianista. L'espressione concentrata e seria, come solo i bambini sanno avere, che all'improvviso si spalanca in sorrisi disarmanti.
Davide è poco più grande. Energia da vendere, vitalità pervasiva contenuta su una sedia da ufficio con le rotelle. Silenzioso e attento, quasi non sembra lui. Poi c'è Lorenzo, che lavora sul suo computer, serissimo, ma trova anche il tempo di alzarsi e andare a sbirciare quello di Mattia al suo fianco. E c'è anche David, uno dei più "anziani", che lavora con gusto e grande divertimento. Spiritoso, fantasioso. E poi ci sono le bambine, Giada, Anna e le altre, sveglissime e vivaci, pronte a dimostrare che, checché se ne pensi, l'informatica non è solo cosa da maschi.

A vigilare su questa fucina creativa, poi, ci sono Angelo, Vittorio, Marco, Giordano e tutti gli altri. Ragazzi speciali, che parlano ai computer, ai telefonini e qualcuno di loro, pare, anche alle stufe e ai ventilatori. E siccome vogliono che questa lingua segreta sia parlata da sempre più persone, eccoli lì, a condividerla proprio con chi è più ricettivo e pronto a impararla: i bambini.

Questa è l'atmosfera che sabato scorso, il 16 febbraio, si respirava al primo incontro di Coder Dojo Milano, la prima "palestra" (dojo, in giapponese) di informatica dedicata ai bambini dai 7 ai 12 anni.

lunedì 28 gennaio 2013

Di stampini, muffin e casualità


Tempo fa avevo visto esposta, nell’edicola della metropolitana, una di quelle raccolte periodiche che al primo numero paghi pochi centesimi e ti regalano di tutto, il secondo è ancora in offerta e poi per completarla ci sono180 comode uscite settimanali a 10 euro l’una che-con-gli-stessi-soldi-ti-paghi-tre-mesi-di-mutuo. Comunque. Avevo visto appunto il primo numero di questa raccolta dedicata ai dolci e alla pasticceria, “nell’imperdibile offerta lancio”, in cui oltre al fascicolo con le ricette (abbastanza inutile, visto che io ormai cerco tutto su internet) c’erano in regalo sei stampini in silicone per fare muffin e cupcakes.
Insomma, mi sono fatta prendere dall’acquisto d’impulso, ho portato a casa tutto il catafalco (che qualcuno mi deve ancora spiegare che bisogno c’è di confezionare 7x7 cm di stampini e un fascicoletto da 20 pagine in formato A4 su un supporto di cartone e plastica 80x50) ho guardato distrattamente le ricette e archiviato nel cassetto i pirottini. Poi varie vicissitudini mi hanno portato a ignorare la nuova attrezzatura finché, pochi mesi fa mi è partita la fissa dei muffin. Salati.
Così, cercando qua e là su internet, facendo calcoli e proporzioni per capire le dosi giuste per il numero di stampini a mia disposizione, mettendo insieme due o tre ricette per arrivare a individuare un impasto base che mi permettesse di cambiare gli ingredienti “caratterizzanti” di volta in volta, sono nati dei muffin alla zucca e pancetta abbastanza buoni, ma non completamente soddisfacenti.
Poi, in ufficio è stata lanciata l’idea del muffin contest (a quanto pare siamo una redazione molto cuciniera) e quindi si è resa necessaria una nuova sperimentazione. Una sorta di ritiro pre-partita, insomma. Stavolta non ho usato la zucca (ché non l’avevo e che richiede anche una preparazione un po’ più lunga) e ho aggiunto la ricotta. E anche se sicuramente ci sono margini di miglioramento, sono molto soddisfatta del risultato che, quindi, ho deciso di condividere con voi. Enjoy!