lunedì 26 novembre 2012

Niente lacrime per la signorina Olga




Il mio sogno nel cassetto (uno dei tanti) sarebbe diventare autrice di gialli di successo. O meglio. Diventare un'autrice di gialli sarebbe già un ottimo punto di partenza. Al successo ci pensiamo poi. Quindi, in attesa di trovare l’idea geniale per scrivere la mia personale detective story, divoro quelle altrui. Il problema è che avendone ormai lette moltissime sono diventata di gusti difficili e piuttosto criticona per quanto riguarda gli intrecci. Come se non bastasse, un po’ per dote naturale, un po’ per deformazione professionale, sono un “cane da tartufo” per refusi e, soprattutto, incongruenze, errori di stesura, contraddizioni nel testo. E quando ne trovo, soffro.
Ma quel personaggio, in quel momento, non c'era e adesso invece si racconta che era presente. Frenetico rumore di pagine sfogliate per guardare qualche passo prima. Sarò io che non ricordo? Avrò letto male? Mi sono distratta? Non ero attenta? No. C’è l’errore nel libro. Nero su bianco.

domenica 25 novembre 2012

Aggiornamenti

In realtà stavo preparando una recensione all'ultimo libro letto (senza contare che ne ho indietro anche un'altra, promessa tempo fa e che giuro, giuro arriverà) ma non ho ancora finito di scriverla e ho bisogno di rileggerla a mente fredda. Adesso non riesco più a mettere insieme le parole nel modo giusto così, citando Rossella O'Hara, ci penserò domani.
Stasera sono sola soletta, con il portatile sulle gambe a scrivere, navigare e guardare le puntate della nona stagione di Grey's Anatomy (sì, quella che stanno trasmettendo adesso negli Usa. in inglese. senza sottotitoli. una faticaccia) gentilmente offerte dall'amica e collega S, pusher di fiducia di materiale scaricato dal web.


mercoledì 21 novembre 2012

Di mercatini, discariche e teatri

Come scritto qualche post fa, a ottobre l’Ing e io abbiamo imbiancato casa e rivisto la disposizione di alcuni mobili. Il che ha comportato naturalmente lo svuotamento dei suddetti mobili, per riuscire a spostarli, e di conseguenza una delle mie attività preferite: l’eliminazione di quello che non serve più.
Ora. Io sono una che tende a non buttare via niente perché mi affeziono, per di più non mi piace buttare via cose che magari sono ancora sane solo perché non mi servono o non mi piacciono. Solo che non sapendo a chi darle, finisce che rimangono per mesi, magari anni, in cantina o in box. Così finalmente sabato mi sono decisa e ho cominciato a portare parte di queste cose a un mercatino dell’usato dove magari troveranno qualcuno a cui servono davvero. E mentre giravo per gli scaffali di questo mercatino, ammirando servizi di piatti e bicchieri, completi da uomo, orologi a cucù, passeggini e seggiolini per auto, giocattoli e sedie e sgabelli e tavolini, riflettevo che ci circondiamo veramente di un sacco di oggetti. Ma davvero tanti, tantissimi. Troppi. Cose che magari compriamo per impulso, o che ci regalano perché determinate occasioni impongono che si debba fare un regalo, e che però non useremo mai.

martedì 13 novembre 2012

La ricetta del lunedì (pubblicata di martedì)




Che poi sarebbe la ricetta della domenica, a voler essere del tutto sinceri, che è l’unico giorno in cui ho più tempo per cucinare e soprattutto in cui riesco a fare le foto ai piatti usando la luce naturale. Solo che per scrivere post e fare un minimo di postproduzione con photoshop ci vuole il suo tempo e avevo quindi deciso che l’avrei pubblicata di lunedì, inaugurando quella che vorrei diventasse una rubrica fissa. Peccato che nemmeno lunedì sia riuscita nell'intento, dato che tra lavoro, corso d’inglese serale, cena e non più rimandabili opere di restauro (“È una scena devastante”, è stato il commento dell’Ing quando, sbirciando in camera da letto, mi ha trovato con la mano destra che guidava il silkepil su una gamba e la sinistra che reggeva questo libro) la serata è volata.
Insomma, alla fine la ricetta la pubblico di martedì. Il piatto è il più classico dei classici e uno dei miei preferiti, il risotto ai funghi porcini. Mi rendo conto che il web è pieno di ricette come questa e sono praticamente certa del fatto che la mia non aggiungerà nulla di nuovo, tuttavia ci tengo a condividerla, un po’ perché per me è davvero una specie di comfort food, un po' perché sono particolarmente soddisfatta del risultato ottenuto e un po’ perché mi piace come l’ho impiattato, con il coppapasta, come fossi una cuoca professionista :-)

lunedì 5 novembre 2012

Se un giorno, d'autunno...


Quando ho aperto il blog, pensavo che mi sarebbe piaciuto riempirlo di racconti e appunti e foto di viaggio, resoconti da condividere ogni volta fossi andata da qualche parte. E non è stato un caso, dunque, che abbia così inaugurato questo spazio web. Poi però, tra vicissitudini lavorative e familiari, viaggi progettati e poi dovuti annullare, altri post di questo tipo non ce ne sono più stati. Così non vedevo l’ora di raccontare di quest’ultimo fine settimana alla scoperta della Strada del Vino Colli del Trasimeno.
Dell’Umbria, finora, avevo visto solo Perugia, Assisi, Orvieto e Gubbio, mentre la zona del lago non la conoscevo per niente. Sono davvero felice di aver colmato la lacuna. Ho riscoperto i colori dell’autunno nei vigneti già vendemmiati, con le foglie di vite che cominciano a colorarsi di rosso. Mi sono riempita le narici del profumo del mosto e di quello delle foglie bagnate dalla pioggia, dell’aroma dei caminetti accesi dentro i casali di pietra, dell’olio d’oliva e del freddo. Perché anche il freddo ha un suo odore.