mercoledì 20 giugno 2012

Un pranzo a metro zero


Il fatto è che la farfallina africana, ‘cidenti a lei, mi faceva fuori tutti i gerani. Così siamo passati alle surfine... oh, le surfinie... peccato che per farle diventare belle e rigogliose bisogna dedicarci molto più tempo di quello che una trentenne milanese e lavoratrice ha normalmente a disposizione. Così, quest'anno, di comune accordo con l’Ing (“Guarda che io ero di questa idea fin dall’inizio”. “Lo so, ma io volevo il balcone come quelli del Trentino. Ora ho scoperto che non sono capace”) si è deciso per il mini orto da fioriera. Diamo quindi il benvenuto a basilico e insalata accanto alla vecchia erba cipollina, unica superstite di quattro anni di sperimentazioni botaniche sostanzialmente fallite.



Grande soddisfazione! Anche perché a differenza delle poco collaborative surfinie, queste piante crescono a vista d’occhio e soprattutto hanno anche una loro utilità: se magnano. E come direbbe la mia amica D, che è molto più avanti di me visto che sul suo balcone ha anche pomodori, melanzane e zucchine, il primo raccolto non si scorda mai!